martedì 4 novembre 2014

Un novembre di MED Toscana: 19 novembre

Il secondo appuntamento del mese con il Med Toscana è per il 19 novembre, con la presentazione presso la Biblioteca Lazzerini di Prato del volume "Media, Linguaggi, Creatività" a cura di A. Parola, A. Rosa, R. Giannatelli (Edizioni Centro Studi Erickson, 2013).

Il libro nasce dalla ventennale esperienza dell’Associazione Italiana di Educazione ai Media e alla Comunicazione e propone agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado un curriculum di Media Education articolato in 10 percorsi, finalizzati allo sviluppo della competenza mediale necessaria per sviluppare un uso critico, consapevole e creativo delle tecnologie della comunicazione. 
La presentazione si articolerà in due momenti, uno di natura teorica e l'altro di riflessione sulle pratiche di Media Education.
Nella prima parte dell'incontro, ci sarà un momento di confronto tra esperti e rappresentanti delle istituzioni sul ruolo della Media Education nella scuola italiana del futuro: relatori del pomeriggio saranno la prof.ssa Maria Ranieri (Università di Firenze, referente MED Toscana), il prof. Alberto Parola (vicepresidente MED)
Nella seconda parte dell'incontro, insegnanti e Media Educator del MED proporranno alcuni esempi di percorsi media educativi realizzati a scuola: a tal fine, è stata predisposta una call rivolta ai docenti per conoscere le buone pratiche attive, così da cogliere l'occasione per mappare le esperienze già attive sul territorio della provincia di Prato e valutare le possibili linee di sviluppo. Sei un docente? Visita la pagina della call per avere maggiori informazioni.

L’iniziativa è patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale – Toscana, agli insegnanti convenuti il Med rilascerà un attestato di partecipazione per attività di formazione e aggiornamento.

Appuntamento alle ore 16 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Lazzerini, via Puccetti 3 - Prato.

Un novembre di MED Toscana: 14 novembre

Due le iniziative messe in ponte dal Med Toscana per questo mese di novembre: pronti a segnare le date in agenda?

Si comincia venerdì 14 novembre con la presentazione della rivista Media Education. Studi, Ricerche, Buone Pratiche presso libreria per bambini Farollo e Falpalà, che invita docenti e educatori nel proprio accogliente spazio per parlare di scuola, strumenti didattici e nuove tecnologie, proponendo un variegato ciclo di incontri e presentazioni.


L'appuntamento del 14 novembre è un'occasione per conoscere la rivista scientifica curata dal Med e edita dal Centro Studi Erickson: un punto di riferimento per la riflessione sulla Media Education in Italia, raccoglie studi e ricerche e dedica ampio spazio anche alla condivisione di buone pratiche. Proprio per permettere la più ampia diffusione degli argomenti affrontati, la rivista ha recentemente adottato il formato digitale a libero accesso, per cui tutti gli articoli possono essere letti e scaricati gratuitamente dal sito http://riviste.erickson.it/med/.

Durante l'incontro verrà presentato l'ultimo numero della rivista, appena uscito: lo special issue "Dinamiche psicologiche, sociali e educative negli ambienti digitali distribuiti", curato da Stefania Manca e Manuela Delfino.

Appuntamento alle 17:30 presso la libreria Farollo e Falpalà in via del Pollaiolo 166 - Firenze. 
La partecipazione all'incontro è gratuita, è gradita la prenotazione: trovate maggiori info qui

venerdì 16 maggio 2014

Terzo incontro su LIM e didattica

Sarà dedicato all'area umanistica il terzo - e ultimo - incontro del ciclo formativo "Quali sono le potenzialità della Lavagna Interattiva Multimediale per la didattica delle discipline?".
L'appuntamento è per sabato 24 maggio alle ore 11 presso l'aula 3 della Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze (via Laura 48), a condurre il seminario sarà Anna Rita Vizzari, docente di Lettere presso la scuola secondaria di primo grado a Sestu - Cagliari: per farvi un'idea delle attività e dei progetti 2.0 che porta avanti da anni, vi consigliamo di visitare il blog di cui è autrice www.lavagnataquotidiana.org

Vi ricordiamo che la partecipazione all'incontro è gratuita e che al termine della mattinata verrà rilasciato l'attestato di partecipazione: se volete partecipare basta inviare una mail a medintoscana@gmail.com abbiamo ancora qualche posto libero!

sabato 5 aprile 2014

Iniziativa sulla LIM: seconda puntata


Sabato 12 aprile secondo appuntamento del ciclo di formazione "Quali sono le potenzialità della Lavagna Interattiva Multimediale per la didattica delle discipline?" organizzato dal MED Toscana in collaborazione con MCE. L'incontro, condotto da Giulia Forni, verterà sull'uso della LIM nella scuola secondaria di primo grado per la didattica dell'area scientifica. Per chi fosse interessato, è ancora possibile iscriversi inviando una mail a medintoscana@gmail.com ma affrettatevi, rimangono pochi posti liberi!
Confermato l'appuntamento presso Scuola Città Pestalozzi (via delle casine 1, Firenze), ritardiamo l'inizio dell'incontro di una mezzora - alle 10:30 - perché la nostra relatrice arriva da lontano.

Ne approfittiamo anche per segnalarvi che il terzo incontro (e purtroppo ultimo), dedicato all'uso della LIM nella didattica dell'area umanistica, si terrà sabato 24 maggio dalle 11 alle 14 presso l'aula 3 della Facoltà di Scienze della Formazione, via Laura 48, Firenze: vi aspettiamo numerosi!

Vi ricordiamo inoltre che ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione e che il Med è ente accreditato dal MIUR per la formazione dei docenti, ao sensi della Direttiva 90/2003.

Qui il volantino definitivo


martedì 4 marzo 2014

A tutta LIM

Il MED Toscana, in collaborazione con il Movimento di Cooperazione Educativa, organizza un ciclo di formazione gratuito in tre appuntamenti, finalizzato a trovare una risposta al seguente interrogativo:
“Quali sono le potenzialità della Lavagna Interattiva Multimediale per la didattica delle discipline?”

La Lavagne Interattive Multimediale (LIM) ha fatto il suo ingresso nelle aule scolastiche italiane a
flickr.com/photos/croland/2923435254/
partire dal 2006, grazie ai piani nazionali e all'azione dell'ANSAS prima e dell'Indire poi: alle iniziali reazioni di incomprensione, preoccupazione e senso di inadeguatezza da parte dei docenti, si è adesso sostituito il desiderio di poter utilizzare questa nuova tecnologia. Basta parlare con un docente che non dispone della LIM nella propria classe per rendersene conto: si sente che questa mancanza è percepita come un “di meno” rispetto alle altre classi. La LIM è insomma percepita come una tecnologia efficace, che può davvero fare la differenza nella didattica e nella gestione della classe.

Tuttavia, la Lim – e le altre tecnologie in genere –

martedì 10 dicembre 2013

Se un pomeriggio d'inverno AMELIS e MED...

Montepulciano, 6 dicembre 2013.
Lo scenario che ci ha accolto è uno di quelli che non si dimentica facilmente. Il pomeriggio di formazione promosso dalla Rete di scuole AMELIS e dal MED-Toscana si è svolto nella suggestiva cornice del centro storico di Montepulciano: un piccolo gioiello del senese immerso nel tipico paesaggio collinare toscano.
Non di minore "bellezza" è stato lo spessore della presentazione offerta dai vari relatori sugli esiti del Progetto Innovascuola-AMELIS che ha visto lavorare insieme per due anni, dieci scuole primarie di tre province (Prato, Siena, Perugia). I risultati della riflessione pedagogica e delle pratiche didattiche che ne hanno costituito l'ossatura, sono stati sapientemente raccolti in un bel volume e in un'apposita piattaforma che vengono offerti come risorse liberamente fruibili nell'ottica delle OER (Open Educational Resources).
Il dirigente Marco Mosconi, nell'aprire i lavori al teatro Poliziano, ha ricordato come l'entusiasmo iniziale suscitato dall'approvazione (su ben 1800 scuole) del progetto elaborato dalla rete AMELIS sia stato talvolta messo a dura prova, ma anche come col concorso dell'Univerità, dei docenti e delle segreterie delle scuole coinvolte, ci si possa vantare che un progetto così complesso sia stato non solo portato a conclusione, ma abbia anche prodotto pubblicazioni (volume cartaceo, cd con tutte le 100 risorse prodotte, piattaforma web) utili allo sviluppo professionale dei docenti. Un percorso di rara qualità che meriterebbe ben più risonanza, anche mediatica, di quanto di solito riusciamo a fare con le esperienze scolastiche.
La professoressa Maria Ranieri che ha guidato direttamente, e fin dall'inizio, tutte le fasi del percorso e ha curato l'edizione del libro Risorse educative aperte e sperimentazione didattica (opera distribuita in Open Access), nella sua relazione ha sottolineato come il successo di tali sperimentazioni dipenda fortemente dalla reattività dei partecipanti, che in AMELIS è stata addirittura paradigmatica, e come sia interessante per l'accademia, forte di una teoria quale punto di partenza indispensabile per comprendere la realtà, lo scendere in campo e misurarsi con le pratiche. I nodi concettuali della Open Education, della Collaborazione tra scuole e della Formazione dei docenti sono stati i pilastri dell'architettura di fondo attraverso cui si sono potuti leggere, testare, validare i dati delle pratiche e farne documento di divulgazione scientifica. La presenza della LIM, quale strumento tecnico, è stata messa a servizio della co-progettazione e della co-sperimentazione (lesson study) per investigarne le potenzialità in relazione al miglioramento dell'attività formativa dei docenti e della qualità delle risorse didattiche prodotte per la LIM stessa. Tra i risultati è emersa con forza l'importanza della collaborazione che sembra essere la condizione-principe per avviare e guidare l'innovazione nella (e della) scuola. La validazione tra pari, però, ha evidenziato anche come tra i docenti siano ancora presenti delle resistenze in termini valutativi e come nella scuola ci sia ancora da sviluppare una cultura della valutazione nel senso della "messa a valore" da contrapporre a quella ancora prevalente della valutazione come giudizio.
Con la presentazione dell'insegnante Cristina Castri dell'Istituto «Primo Levi» di Prato, che ha curato la pubblicazione delle risorse in rete, siamo passati ad analizzare nel dettaglio la ricchezza e la scientificità della documentazione che accompagna e qualifica ciascuna delle dodici esperienze inserite in piattaforma. Tale patrimonio di contributi arricchito da una scheda metodologica (comprensiva di abstract, informazioni generali, descrizione delle caratteristiche del prodotto e del processo, percorso didattico spiegato passo dopo passo) e da una scheda di valutazione (con in evidenza i punti di forza/di debolezza, i caveat, i possibili sviluppi "pensando in grande" enucleati dalle scuole sperimentatrici) è un piccolo tesoro per chi voglia effettuare un percorso centrato non sullo strumento (LIM) ma sull'ambiente di apprendimento che intorno ad esso si può costruire.
Un concetto che è stato ribadito negli interventi dei docenti Modestini di Assisi e Filippeschi di Siena che hanno puntualizzato come una tale esperienza, proprio a partire dall'uso delle tecnologie, abbia di fatto moltiplicato in maniera esponenziale il quadro delle possibilità didattiche, ma anche come a fare la differenza sia sempre stata "la sceneggiatura della lezione e non la mera presenza della tecnologia in classe".
A conclusione dei lavori è stata avviata una sessione di riflessione su "Literacy e nuove tecnologie" che, a partire dagli interventi di Stefania Carioli e Liana Peria, ha spostato l'attenzione dei partecipanti sui nuovi alfabetismi richiesti dalla lettura e dalla scrittura tipiche dell'era digitale e ha cercato di coniugarli con il respiro che è proprio dell'approccio della Media Education.
Stefania Carioli, dottoranda presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze e membro del MED, ha offerto un contributo che a partire dai dati del PISA2009 ha mostrato come la lettura continui ad essere una componente critica dell'apprendimento sia nel senso della sua fruizione tradizionale che in quello della digital reading. Quest'ultima, in termini di "lettura profonda dell'ipertesto online", pone al lettore questioni di autoregolazione che non sono ancora ben focalizzate nelle comuni pratiche didattico-educative. Un dato che richiede l'impegno diretto della ricerca sperimentale per indagare la potenzialità di specifiche tecniche, come quella del think aloud, nel permettere forme di modellamento capaci di diventare strategia di apprendimento e potenziamento della comprensione.
Liana Peria, dottoranda presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni dell’Università di Firenze e membro del MED, ha condiviso le sue riflessioni sulle peculiarità che va assumendo la scrittura odierna col suo affidarsi sempre più frequente ad un digitale fruito nei tempi e nei luoghi dell'esperienza mobile (tablet, smartphone). Una digital writing che ha sempre più i tratti della conversazione che non quelli più profondi e strutturati della cosiddetta scrittura "proposizionale" che è anche architettura del pensiero e palestra per quello sviluppo cognitivo che da sempre ha avuto ampio spazio nell'ambito degli apprendimenti scolastici.

domenica 24 novembre 2013

OER made in Italy

OER è una sigla ormai conosciuta nell'ambito della formazione, sta per Open Educational Resources, e fa rima con educazione aperta, inclusiva, gratuita e online. Si tratta in sostanza di materiali didattici e di apprendimento messi gratuitamente a disposizione di tutti con licenze che ne consentono l'utilizzo, la modifica e la distribuzione.
A livello mondiale esiste un movimento che vede insieme insegnanti, professori, educatori e cultori della materia nella promozione della logica open anche nel mondo dell'educazione: l'Unesco ha riconosciuto l'enorme opportunità aperta dalla diffusione di queste risorse per il miglioramento dell'educazione nel mondo e la stessa Unione Europea ha lanciato a settembre l'iniziativa Opening UP Education.
Anche in Italia cominciano a moltiplicarsi le esperienze, tra queste possiamo sicuramente annoverare il progetto biennale Innovascuola-Amelis, che ha visto una rete di 10 scuole impegnate nella progettazione, realizzazione e sperimentazione di OER per la Lavagna Interattiva Multimediale con il supporto del Laboratorio di Tecnologie Educative dell'Università di Firenze. I risultati del progetto sono adesso raccolti nel volume "Risorse educative aperte e sperimentazione didattica" curato da Maria Ranieri: il libro è disponibile in Open Access (potete scaricarlo gratuitamente in formato digitale qui), ed è corredato da un portale in cui è stata pubblicata una selezione delle risorse educative prodotte dalle insegnanti all'interno del progetto Amelis. Si tratta di risorse interattive e multimediali pensate per le scuole primarie, con un focus sull'educazione linguistica e interculturale.
Il 6 dicembre il libro verrà presentato presso il Teatro Poliziano a Montepulciano (SI) a partire dalle 14:30: il programma prevede l'intervento di Marco Mosconi, Dirigente Scolastico della scuola capofila del porgetto, di Maria Ranieri, curatrice del volume, e di Cristina Castri, curatrice del portale. Seguirà poi un seminario di approfondimento promosso dal Med Toscana sul tema "Literacy e nuove tecnologie" con gli interventi delle "nostre" Stefania Carioli e Liana Peria.