Vi proponiamo un breve report del seminario tenuto lo scorso giovedì 30 maggio da Romina Nesti (Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze) all'interno del ciclo di incontri sulla Videogame Education organizzato dal Med Toscana.
La riflessione proposta dalla prof. Nesti inizia con un ritorno alle origini: come si definisce un gioco? E soprattutto quale rapporto esiste tra gioco, giocattolo e società? Ogni artefatto deputato al gioco è frutto della cultura e dei modelli di riferimento che si vogliono trasmettere: McLuhan afferma che il gioco è come medium, "un modo attraverso il quale l'intera società parla a se stessa" (2002, p. 259).
La riflessione proposta dalla prof. Nesti inizia con un ritorno alle origini: come si definisce un gioco? E soprattutto quale rapporto esiste tra gioco, giocattolo e società? Ogni artefatto deputato al gioco è frutto della cultura e dei modelli di riferimento che si vogliono trasmettere: McLuhan afferma che il gioco è come medium, "un modo attraverso il quale l'intera società parla a se stessa" (2002, p. 259).
Il videogame allora può essere visto come il gioco scaturito dalla nostra società, il cui tratto distintivo è proprio il fatto di essere digitale: possiamo considerarlo come un nuovo giocattolo, tuttavia già dalla scelta del nome (videogame e non videotoy) emerge il riferimento ad una nuova forma del giocare, che non era prima presente. Inoltre, la parola giocattolo, così come quella toy inglese, è riferita sempre all'universo infantile, mentre i videogame sono rivolti ad adulti.
Il successo del videogioco è legato quindi alle sue caratteristiche distintive (interattività, virtualità, immersività) ed ai processi di mercificazione che lo rendono tanto pervasivo da contribuire alla costruzione di nuovi immaginari: linguaggio, musiche e personaggi del videogioco diventano parte della vita quotidiana e della società...I mondi si intrecciano per effetto della convergenza mediale, dando vita a innumerevoli casi di contaminazione!
- oggettistica: i personaggi dei videogiochi sono diventati ormai soggetti ricorrenti di prodotti commerciali e oggetti di ogni tipo, dalle tazze ai cuscini, dalle gomme da cancellare ai peluche.
Pacman è il primo personaggio dei videogiochi, il primo ad avere un nome...e poi arrivano molti altri da Super Mario della Nintendo al rivale Sonic della Sega, mentre Lara Croft è la prima eroina del mondo del videogioco. E' un'icona creata per un pubblico maschile, ma recentemente è stata ridisegnata perché il mercato si sta allargando anche alle donne: c'è una grande richiesta di costruire protagonisti femminili, uscendo dallo stereotipo della principessa da salvare (topos letterario tipico della fiaba).
- videogame e letteratura: romanzi che diventano videogiochi, come Il signore degli anelli, ma anche viceversa, ovvero romanzi che hanno al centro videogiochi, tipici soprattutto della cultura cyberpunk come Player One. In generale, possiamo sottolineare come il videogioco abbia assunto la struttura ed i personaggi tipici della fiaba;
- videogame e cinema: esistono molti film basati su videogiochi come Nirvana, eXistenz ma anche viceversa, pensiamo ad esempio alle pellicole come Lara Croft, Super Mario e più recentemente Ralph Spaccatutto. in cui il personaggio dei videogame decide che non vuole più essere il cattivo, con un gran numero di citazioni da altri giochi.
Esistono anche contaminazioni proprio nelle tecniche di produzione e di presentazione dei prodotti come i trailer, intesi come prodotti a se stante, non semplicemente come un montato di spezzoni del film.
Vediamo un paio di esempi di trailer di videogame:
1) Destiny - deve ancora uscire, contamina letteratura, cinema e videogioco
http://www.youtube.com/watch?v=6XssNalc_Mw
2) BioSchock Infinite - usa inquadrature in soggettiva, non è finalizzato a far capire che cosa di deve fare nel videogioco, ma mostra soltanto i protagonisti e l'ambientazione
http://www.youtube.com/watch?v=31-NAkq8YEY
- videogioco e musica: la musica ha un ruolo molto importante nel videogioco, crea e sottolinea il contesto, diventando così componente fondamentale dell'immersività, è una colonna sonora che smuove emozioni e che diventa parte integrante della memoria del gioco (Pacman, Tetris) e oggetto di remix. Esistono poi dei suoni che assumono un ruolo funzionale al gioco, che fanno capire al giocatore in quale momento del gioco si trova e come agire.
splendida giornata! grande romina, grande alessia!
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