sabato 22 giugno 2013

Aspettando Corvara 2013... un ricordo tutto toscano.

Adesso che i lavori della Summer School 2013 sono ormai imminenti e che si comincia a pensare alla nuova edizione con l'entusiasmo di sempre, quale migliore occasione per ritornare col ricordo ad uno dei momenti più belli della passata edizione che ha contribuito a portare sulle Dolomiti i colori della nostra regione e il mare dell'isola d'Elba?
Come non ricordare che il 2° classificato del Premio Med “Cesare Scurati” 2012 (giuria popolare) è stato il lavoro “Ricordi di estati lontane” curato e presentato alla Summer da Susanna Lemmi che insegna appunto all'isola d'Elba?
Susanna ha gentilmente inviato un suo contributo per il blog (che riporto volentieri qui sotto) da cui traspare il senso dell'esperienza che l'ha vista coinvolta, con la collega Chiara Marotti, in un percorso di ricerca e rielaborazione storica effettuato insieme ai bambini e alle bambine della classe seconda A della Scuola Primaria “San Rocco” di Portoferraio (Isola d’Elba). Il video è caricato sul canale medsummer di YouTube http://youtu.be/6rOuNkMpIP0
La conoscenza e l’uso consapevole dei media, da parte di questi bambini, ha avuto come filo conduttore, nelle varie fasi del progetto, la “scoperta” di un pezzo di storia recente, quella che è stata possibile recuperare nei vecchi album di fotografie dei nonni o nei bauli abbandonati in soffitta contenenti, magari, qualche dimenticata pellicola 8 mm.
La storia cercata, letta e rielaborata è stata quella della vita che diversi anni fa si conduceva intorno all’elemento primario che determina, da sempre, l’identità degli isolani: “il mare”, con le collaterali attività lavorative, ricreative, sportive.
I prodotti di questo complesso lavoro sono stati: la realizzazione di una mostra delle fotografie raccolte e un video nel quale la lettura delle vecchie pellicole, ad opera degli alunni stessi, ha il sapore e l’emozione del ricordo.”

Il primo incontro di Susanna con il MED è stato un'occasione preziosa per tutti. Come accade puntualmente, ormai da più di vent'anni, coloro che si ritrovano a condividere le giornate di studio nei seminari e nei laboratori di produzione, si aprono al confronto, riflettono sulle pratiche, regalano idee, crescono insieme e portano a casa un piccolo patrimonio di appunti e stimoli che poi non tardano a farsi progetto.
Anche quest'anno, dunque, l'atteso appuntamento che porta docenti universitari, insegnanti, educatori, professionisti dei media a riunirsi a Corvara per parlare di Media Education è fissato. Sotto l'egida del MED e del Prof. Roberto Giannatelli, il suo fondatore recentemente scomparso, sta per partire uno degli incontri più attesi nel panorama mediaeducativo nazionale e sarà un “gusto” parteciparvi.

giovedì 6 giugno 2013

V per...Valori & Videogame!

Breve report dell'incontro del 30 maggio con Alessia Rosa, che ha concluso il ciclo di seminari sulla Videogame Education, parlandoci della possibilità di utilizzare i videogiochi (anche) per riflettere sui valori.
Punto di partenza è proprio il concetto di valore: termine molto utilizzato, ma difficile da definire. Sicuramente è qualcosa di serio, si associa al concetto di bene, dall'ambito economico fino a quello etico, ed al rapporto tra soggetto e società.
I valori hanno tre componenti: 1) affettiva - si esprime nella approvazione/disapprovazione sociale 2) conoscitiva - riguarda le modalità corrette per raggiungere un obiettivo 3) comportamentale - ovvero deputata ad orientare il comportamento umano.
Di ciascun valore possiamo inoltre analizzare:
- il contenuto, distinguendo tra valori estetici, economico, religioso, politico
- l'estensione, ovvero il raggio in cui si estende il valore (dall'ambito locale, alla nazione e oltre)
- l'intensità, ovvero le reazioni che suscita il valore nella società
- l'organizzazione, cioè le relazioni tra valori
- la collocazione nel rapporto tra mezzo e fine

L'acquisizione dei valori dovrebbe essere un percorso di ricerca e scoperta personale, quindi chiama in gioco la dimensione della competenza come abilità del mettere in pratica le nostre conoscenze in situazioni differenti: a nessuno può essere imposta una determinata tavola dei valori!

Ed ecco che "entra in gioco" il gioco

lunedì 3 giugno 2013

Gioco, società e videogame

Vi proponiamo un breve report del seminario tenuto lo scorso giovedì 30 maggio da Romina Nesti (Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze) all'interno del ciclo di incontri sulla Videogame Education organizzato dal Med Toscana.
La riflessione proposta dalla prof. Nesti inizia con un ritorno alle origini: come si definisce un gioco? E soprattutto quale rapporto esiste tra gioco, giocattolo e società? Ogni artefatto deputato al gioco è frutto della cultura e dei modelli di riferimento che si vogliono trasmettere: McLuhan afferma che il gioco è come medium, "un modo attraverso il quale l'intera società parla a se stessa" (2002, p. 259).
Il videogame allora può essere visto come il gioco scaturito dalla nostra società, il cui tratto distintivo è proprio il fatto di essere digitale: possiamo considerarlo come un nuovo giocattolo, tuttavia già dalla scelta del nome (videogame e non videotoy) emerge il riferimento ad una nuova forma del giocare, che non era prima presente. Inoltre, la parola giocattolo, così come quella toy inglese, è riferita sempre all'universo infantile, mentre i videogame sono rivolti ad adulti.
Il successo del videogioco è legato quindi alle sue caratteristiche distintive (interattività, virtualità, immersività) ed ai processi di mercificazione che lo rendono tanto pervasivo da contribuire alla costruzione di nuovi immaginari: linguaggio, musiche e personaggi del videogioco diventano parte della vita quotidiana e della società...I mondi si intrecciano per effetto della convergenza mediale, dando vita a innumerevoli casi di contaminazione!