giovedì 6 giugno 2013

V per...Valori & Videogame!

Breve report dell'incontro del 30 maggio con Alessia Rosa, che ha concluso il ciclo di seminari sulla Videogame Education, parlandoci della possibilità di utilizzare i videogiochi (anche) per riflettere sui valori.
Punto di partenza è proprio il concetto di valore: termine molto utilizzato, ma difficile da definire. Sicuramente è qualcosa di serio, si associa al concetto di bene, dall'ambito economico fino a quello etico, ed al rapporto tra soggetto e società.
I valori hanno tre componenti: 1) affettiva - si esprime nella approvazione/disapprovazione sociale 2) conoscitiva - riguarda le modalità corrette per raggiungere un obiettivo 3) comportamentale - ovvero deputata ad orientare il comportamento umano.
Di ciascun valore possiamo inoltre analizzare:
- il contenuto, distinguendo tra valori estetici, economico, religioso, politico
- l'estensione, ovvero il raggio in cui si estende il valore (dall'ambito locale, alla nazione e oltre)
- l'intensità, ovvero le reazioni che suscita il valore nella società
- l'organizzazione, cioè le relazioni tra valori
- la collocazione nel rapporto tra mezzo e fine

L'acquisizione dei valori dovrebbe essere un percorso di ricerca e scoperta personale, quindi chiama in gioco la dimensione della competenza come abilità del mettere in pratica le nostre conoscenze in situazioni differenti: a nessuno può essere imposta una determinata tavola dei valori!

Ed ecco che "entra in gioco" il gioco
Giocare è un comportamento spontaneo del bambino, che fa parte della sua maturazione, tanto è vero che vengono costruiti utensili deputati al gioco, ovvero i giocattoli. Il gioco quindi ha una funzione sociale, contribuisce a condizionare atteggiamenti e comportamenti, ma anche a produrre discriminazioni (vedi ad esempio quanto i giochi possano ri-produrre stereotipi di genere).
Il gioco è un potente attivatore dell'apprendimento: stimola la formazione della personalità, prepara ad assimilare le regole, consente di palesare il proprio mondo interiore e migliora l'integrazione sociale (pensiamo ad esempio al fatto di raccontare la propria esperienza di gioco, alle community di giocatori ecc.): in una parola, il gioco consente "la padronanza di noi stessi". E questo è ancor più vero per i videogiochi, soprattutto quelli di ruolo e di simulazione, che diventano delle palestre di comportamento e permettono di sperimentare le conseguenze delle nostre azioni e le loro implicazioni etiche.

Educare ai valori con i videogiochi 
Significa lavorare in un ambente ecologico artificiale, che si allaccia alla realtà quotidiana. Su cosa riflettere mentre si videogioca? 
- Le realtà rappresentate e no (anziani, disabili)
- Le professioni presenti
- Stereotipi culturali
- Videogiochi e genere

Esiste una sorta di etnocentrismo video ludico dovuto al fatto che le realtà produttive appartengono a contesti culturali ristretti, con le loro strutture valoriali: ad esempio, esistono tantissimi videogiochi sugli sport occidentali, e non su altre pratiche o giochi nazionali e tradizionali. Dobbiamo anche considerare che la maggior parte dei progettisti è di sesso maschile maschi, per cui saranno portati a fare giochi da maschi! E' diffusa ad esempio l'idea che le ragazze preferiscano i giochi il cui fine è "imporre l'ordine al caos". Ricerche mostrano che la rappresentazione delle donne come sesso debole incide non tanto sulle donne, ma rafforza lo stereotipo degli uomini.

Il videogioco a scuola
E' difficile pensare di utilizzarlo a scuola proprio per la struttura formale che la caratterizza: come si fa a giocare in 4 su un dispositivo? come si fa a interrompere il gioco quando suona la campanella? 
Tuttavia i videogiochi possono essere un supporto didattico ed un laboratorio di attività, di coinvolgimento attivo, ed hanno contenuti così diversificati da potersi adattare alle varie materie curriculari.
In un percorso di videogame education possiamo ragionare non solo sulla fruizione, ma anche sulla produzione di videogame, seguendo le varie fasi di lavorazione, e proponendo, ad esempio, di progettare un videogioco per uno specifico target.
Esistono diversi software disponibili per sperimentarsi come produttori:
- Scratch, programma gratuito creato dal MIT, i progetti realizzati vengono pubblicati nella community online
- Game maker, software intuitivo, scaricabile anche in versione base gratuita
- Inventagiochi della Koala Games, a pagamento, permette di creare giochi arcade attingendo scenari e personaggi da un vasto database.






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